la FUCECCHIO che non c'è più

 

<12> LA FINE DEL SECONDO PALAZZO COMUNALE

Il giorno dopo Margherita ritornò alla carica. Venne a trovarmi e confessò:
- Sono molto curiosa di sapere quanti anni visse nella piazza il secondo palazzo comunale, quello tinto di verde.
Con fare sbrigativo risposi:
- Il secondo palazzo comunale ci campò dal 1700 al 1855. Perciò rimase in piazza per 155 anni. Soddisfatta?
- Nient’affatto! Vorrei poter parlare col secondo palazzo comunale. Potresti suggerirmi, per piacere, a chi potrei rivolgermi per farmi raccontare la storia del secondo palazzo comunale?
- La più informata di tutti è la statua della Madonna di Piazza. Lei non è mai morta. E’ stata condannata all’ergastolo, ma non a morte.
- Scusami, non potrei rivolgermi anche all’affresco di S. Cristoforo? Lui dall’alto vede tutto meglio – mi chiese Margherita.
- Potresti, ma lui resuscitò una decina di anni dopo che era stato realizzato il secondo palazzo comunale che fa angolo fra la Piazza e l’attuale via Mario Sbrilli. Perciò lui non conosce bene la storia del secondo palazzo comunale. Comunque possiamo provare a chiedergli qualche informazione. Piuttosto, Margherita, non ti converrebbe ridare un’occhiata sul display del cellulare magico per rivedere l’immagine del secondo palazzo comunale quello che io ho dipinto di verde?
- Bravo, bravo, bravo, Mario. Son contenta di poterlo rivedere.


Sul display comparve l’immagine del secondo palazzo comunale . Lo si riconosce bene perché l’ho dipinto di verde (7). Accanto (6) c’era ancora la Casa ex Cocchi con i 3 negozietti al pianto terra.
- Bene, bene – intervenni – Se vuoi saperne di più puoi chiamare la statua della Madonna di Piazza.
- Ma lei – obiettò Margherita – come può conoscere la storia del secondo palazzo comunale se è rinchiusa in chiesa?
Ed io:
- Ma tu lo sai perché quella statua viene chiamata “ Madonna di Piazza”?
Margherita rimase muta.
Proseguii:
- Quella statua si chiama Madonna di Piazza perché invece di stare in una chiesa era stata sempre in Piazza, sistemata in una cunetta scavata nella facciata del primo e poi del secondo palazzo comunale all’altezza delle finestre del piano terra.
- Madonnina, Madonnina, Madonnina! E’ vero che tu stavi sulla facciata del primo e del secondo palazzo comunale?
- Sì, Margherita. Chi passava mi vedeva perché stavo in una cunetta scavata sulla facciata del palazzo all’altezza della prima finestra a sinistra del piano terra del secondo palazzo comunale, quello che ti appare verde sul display. Di lì potevo vedere tutto e parlare anche con l’affresco di S. Cristoforo che era molto vicino alla cunetta dove stavo da un anno all’altro.

La morte del secondo palazzo comunale

- Senti, Madonnina, puoi dirmi perché il palazzo morì proprio nel 1855, dopo esser vissuto per 155 anni?
- Morì per colpa di un assassino. Ed il medesimo assassino mi fece condannare all’ergastolo!
- Puoi dirmi, per favore, o Madonnina, chi fu quell’assassino? – le chiese Margherita.
- Fu il Delegato di Governo!
- Cos’era il Delegato di Governo?
- Era un questore politico.
- E il questore politico che cos’è?
- E’ il capo della polizia che dà la caccia a coloro che cercano di abbattere il capo dello Stato o lo Stato medesimo. E nel 1850, cara Margherita, quando venne mandato a Fucecchio il Delegato di Governo, molte persone volevano cacciar via dalla Toscana il granduca lorenese Leopoldo II° cioè il nostro Capo.
- E questo Delegato che cosa doveva fare?
- Doveva cercare ed arrestare i sovversivi che operavano non solo a Fucecchio, ma anche nei Comuni di Vinci, Cerreto Guidi, Santa Croce sull’Arno, Castelfranco di Sotto, Santa Maria a Monte e Montecalvoli.
- E quando trovava qualche sovversivo cosa succedeva?
- Lo catturava, lo processava e lo condannava.
- Ne trovò tanti di sovversivi ?
- Nemmeno uno!
- Mi puoi spiegare, Madonnina bella, perché il Delegato condannò a morte, cioè fece abbattere il secondo palazzo comunale che si trovava nella Piazza.

Il Delegato non riscosse mai le simpatie della statua della Madonna di Piazza

- Devi sapere che il Delegato e tutti i suoi aiutanti erano stati sistemati nel bellissimo Palazzo Comparini in via Castruccio. Se guardi sul display ne vedrai la facciata. Hai visto quanto è bella?



Palazzo Comparini, già sede della Delegazione di Governo


- E allora?
- Lui era molto vanitoso e voleva essere trasferito in Piazza (Vittorio Veneto). “Ma dove si mette”? gli chiedevano i nostri amministratori comunali. E lui controbatteva: “Dovete costruirmelo lì in Piazza un palazzo nuovo tutto per me!” “ Ma dove?” E lui senza nessuna esitazione: “Voi lasciate vuoto l’attuale palazzo comunale, vi trasferite in un altro Palazzo del capoluogo, comprate la Casa ex Cocchi che è accanto al palazzo comunale, li buttate giù tutti e due ed al loro posto costruite un Palazzo nuovo per la Delegazione di Governo.
- Lo accontentarono? – chiese Margherita.
- Purtroppo resistettero soltanto per quattro anni; ma al quinto anno cedettero Nel 1855 gli amministratori comunali comprarono il Palazzo Montanelli Ducci nell’attuale via Lamarmora e vi si trasferirono. Subito dopo, con l’aiuto finanziario degli altri Comuni controllati dalla Delegazione, venne acquistata anche la Casa ex Cocchi. I due fabbricati vennero immediatamente demoliti. Perciò, per effetto di quella demolizione, il secondo palazzo comunale e la Casa ex Cocchi, morirono. Io, perciò, fui tolta dalla facciata e condannata all’ergastolo.

Il palazzo della Delegazione di Governo (oggi Liceo) in piazza Vittorio Veneto
( Palazzo della Delegazione, pretura e banca,Casa del Fascio, abitazione civile, palazzo della Cultura, sede dell’archivio storico, scuola media inferiore,Liceo)


- In quale carcere fosti rinchiusa?
- Momentaneamente venni rinchiusa in Collegiata; poi, e sembrava definitivamente, venni sistemata nella chiesa di S. Salvatore; poi venni riportata in Collegiata dove tuttora mi trovo. Purtroppo nella medesima cella che voi chiamate cappella devo convivere con lo scheletro del Patrono di Fucecchio. Ora hai capito, Margherita, perché ho giudicato assassino il Delegato di Governo mandato a Fucecchio?
- Ho capito benissimo! Se il delegato di Governo fosse rimasto nel Palazzo Comparini in via Castruccio, a quest’ora il Palazzo comunale, quello verde, sarebbe rimasto in Piazza ed anche tu vi saresti rimasta per sempre nella tua cunetta sulla sua facciata .
 


 

FUCECCHIO dai primi del '900
agli anni sessanta


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<1> Dietro le quinte della libreria Eden
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<3> L'oratorio di S. Rocchino
<4> La chiesa di S. Gaetano e monastero di S. Romualdo
<5> Sotto l'asfalto di Corso Matteotti
<6> Qui c'era la chiesa di S. Giovanni
<7> Anche le mura di Fucecchio sono state sepolte
<8> La casa del 1100 sul Poggio Salamartano
<9> Il teatro dell'Accademia dei Fecondi
<10> Il Teatro Pacini
<11> Piazza V. Veneto: torre dell'orologio e il campanile
<12> La fine del secondo Palazzo Comunale
<13> La chiesa di S. Leopoldo
<14> La fontana monumentale
<15> La fornace D'Andrea
<16> I Seccatoi sono resuscitati
<17> La fornace della calce
<18> Altri due cimiteri
<19> La fornace del Baldacci
<20> Via delle Fornaci
<21> Piazza dell'Ospedale

 



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