Poiché nel 1085 il pontefice Gregorio VII aveva dichiarato l'abbazia indipendente da qualsiasi autorità vescovile, la badessa di Gattaiola pretese di arrogarsi il singolare titolo di "Episcopessa", che di fatto mantenne fino a quando fu costituita la diocesi di San Miniato (1622). Dopo l'allontanamento dei Francescani (1783), in seguito alle riforme leopoldine, il monastero fu prima trasformato in conservatorio e passò alle Clarisse, che tuttora vi risiedono.
L'esterno. Sulla facciata, al di sopra del loggiato, sono visibili i resti di due bifore con tracce di bacini ceramici. Sono questi, insieme agli archi in cotto decorato, lasciati in evidenza sotto al loggiato, e alle arcatelle presenti sui fianchi della chiesa, le uniche tracce evidenti del primitivo edificio del XII secolo. All'età medievale è inoltre riferibile la robusta torre campanaria, che si eleva sul lato posteriore della chiesa, rifatta tuttavia nella parte superiore, crollata nel secolo scorso in seguito ad un terremoto. L'"occhio" tamponato sotto la grande finestra dovrebbe invece costituire la traccia del rosone aperto in età francescana.