Nell’ottica di contribuire alla conoscenza di questa realtà locale si è redatto, sia per i fucecchiesi che per chi ritiene magari di esserlo stato in qualche lontana piega del tempo, i parziali risultati di un’indagine ultraventennale scaturiti dall’esame dei Registri dei battesimi presenti nell’archivio della Collegiata di Fucecchio, archivio rimasto integro (tranne alcune parti iniziali) e riordinato in volumi.
Registri suddetti iniziano con l’anno 1547 per giungere ai nostri giorni; noi li abbiamo consultati dall’ 1 gennaio 1650 (Registro n° 6, 1638-1655) per arrivare al 31 dicembre 1949 (Registro n° 31, 1944-1952) pertanto abbiamo scorso 26 Registri di cui 25 manoscritti ed uno, dell’ultimo periodo, cioè dal 16 luglio 1944 in poi, nel quale le annotazione iniziarono ad essere riportate su fogli prestampati.
Abbiamo deciso di cominciare l’elenco con l’anno 1650 per dar modo di riallacciarsi agli alberi genealogici compilati dal pievano Anton Maria Tondoli (1650-1730?) che , tra la fine del XVII secolo e l’inizio del XVIII, prese in esame le principali famiglie del paese, alcune delle quali sono scomparse da generazioni mentre altre sono ancora vive e vegete.
La soglia del 1650, in definitiva, consentirà, nella compilazione di eventuali alberi genealogici,di sovrapporre i dati raccolti a quelli del Tondoli per almeno due generazioni , garantendo così la certezza di aggancio tra le due ricerche, ma anche fornendo la possibilità di inserire integrazioni e operare correzioni alla luce di quanto di nuovo emerso.
ERRORI RISCONTRATI
Nel compilare questo elenco, scaturito dalla consultazione dei Registri, ci siamo resi conto del fatto che i dati anagrafici lì trascritti non erano immuni da errori, errori che andavano tra l’altro a coinvolgere parti fondamentali che potevano compromettere l’identificazione del battezzato.
In breve la casistica di questi errori può essere così riassunta:
● casati scritti in modo trascurato e di difficile lettura; a questo si aggiunga che a complicare la leggibilità, in alcune parti dei Registri, sono i gravi danni prodotti dalla cattiva qualità dell’inchiostro usato per le annotazioni, l’eccessiva sua acidità ha praticamente corroso la carta, riducendo le pagine ad una insolita trina;
● cognomi riportati in modo inesatto, equivocando, certe volte le vocali, in altre circostanze le consonanti ed altro, ad esempio Magnani e Magnoni, Balzotti e Barzotti, oppure, similmente Balsotti e Barsotti, Ghimenti e Chimenti, oppure Molucci, Maiucchi, Molucchi, Marrucchi, Marucci e Marrucci, Petrini e Pretini a volte Prestini, Botrini e Brotini, Masoni , Masani e Masini, Cardini e Ciardini, ecc., tutti questi sono casati ben distinti tra loro , ma i loro rappresentanti, per il cognome ‘ballerino’ associato loro, sono collocabili correttamente solo se vengono presi in esame per individuarne una genealogia; in questi casi è possibile discernere le appartenenze e quindi includere o escludere soggeti inerenti o meno al ceppo familiare in esame;
● casati scritti in varie versioni, ma facenti capo ad un unico ceppo: Bolgherini e Borgherini, Tinti e Maltinti, Mainardi e Maniardi, Palavisini, Palavesini, Pallavesini o anche Pallavicini, Turi e Turri, Ancilotti, Ancillotti e Lancilotti, ecc., in alcuni casi però la variazione non è frutto di errori, ma è il risultato dell’evoluzione dalla primitiva versione: Di Prospero e Prosperi, Del Manzo e Manzi, Di Guasco e Guasqui, Gio Checchi e Checchi, Di Vincio e Vinci, ecc.;
● errori derivanti forse anche dalla procedura di compilazione dei Registri, talvolta infatti chi battezzava appuntava i dati essenziali su fogli volanti e una seconda persona poi li riportava sul Registro, ma, fraintendendo ciò che vi era scritto, dava origine a cognomi e ad altri dati inesatti o addirittura metteva i puntini al posto del/ dei dato/i che non era riuscito a leggere o mancanti;
● errori dovuti probabilmente all’ assenza di familiari al battesimo, infatti spesso capitava che il neonato fosse portato al fonte battesimale dalla balia o da persone del vicinato e così accadeva che, nel fornire le generalità, confondessero il nome del padre con quello del nonno oppure fornissero il soprannome al posto del cognome; in questa circostanza illuminanti sono i casi di un Lotti segnato ‘Celloni’, di un Bartolucci indicato come ‘Cinquini’, ecc.;
● errori sono stati poi compiuti anche da chi, con l’intento di facilitare la consultazione dei Registri, ha apposto, in un secondo tempo, il cognome in evidenza, sopra e al di fuori dei dati inerenti all’atto battesimale, ma non estrapolando giustamente il cognome, ha dato origine ad ulteriori elementi di confusione.
ALTRE CONSIDERAZIONI
L’elenco contiene anche casati di non residenti in paese, questo deriva dal fatto che dai centri circonvicini, a volte, si veniva a battezzare a Fucecchio o se il borgo non aveva il fonte battesimale o perché la strada era migliore o più breve o per consuetudine familiare, ad esempio un certo numero di abitanti di Stabbia o del Poggio Tempesti, della comunità di Cerreto Guidi, faceva riferimento a Fucecchio.
Nel dopoguerra si trovano battezzati anche bambini provenienti da centri urbani più distanti, questo perché iniziava la consuetudine di partorire in ospedale, cosa che prima avveniva in casi estremi di pericolo per la mamma o per il nascituro; questi nati venivano qui battezzati, certe volte per il protrarsi della degenza delle madri ricoverate, in altri casi per evitare spese per i consueti festeggiamenti legati alla cerimonia, una volta a casa.
Questo nostro contributo non è concluso; per facilitare la ricerca, seguirà una ripartizione numerica scandita ogni 50 anni e ulteriori indicazione saranno fornite al termine del lavoro.
Chi oggi volesse ricercare dati familiari nei registi dei battesimi deve tener conto che, nel territorio fucecchiese, esistono, da tempi più recenti, anche le seguenti altre parrocchie:
● Santa Maria delle Vedute e S. Rocco, Fucecchio;
● San Bartolomeo, Ponte a Cappiano;
● San Gregorio Magno, Torre;
● San Nazario, Querce;
● San Pietro Apostolo, San Pierino;
● San Pietro Apostolo, Galleno;
● Santa Maria, Massarella, quest’ultima parrocchia fa parte della diocesi di Pescia mentre tutte le altre fanno capo alla diocesi di San Miniato.